VALAIS, THE FUTURE BLENDS WITH THE PRESENT

Il relax e la calma di un luogo fuori dal tempo.

Ed eccoci alla seconda parte del viaggio in Vallese! Ci eravamo lasciati  con la cena a 5 stelle preparata per noi dallo Chef Mirto Marchesi, oggi riprendo il racconto e vi porto con me alla Sagra della Raclette di Bagnes.
Si tratta di una delle ricette più famose e si prepara tagliando a metà la forma di formaggio e scaldandola al fuoco (o sotto una resistenza). Quando lo strato superiore inizia a sciogliersi viene “raschiato” via e posto sul piatto di portata: il termine raclette infatti deriva dal francese racler, che significa raschiare o meglio “scrostare”. Tradizionalmente si serve con patate cotte al cartoccio, e sottaceti come cetriolini e cipolline.
Per due giorni questo grande evento attira più di 15.000 persone da ogni parte della Svizzera e dall’estero. E’ possibile gustare i formaggi e la Raclette dei produttori della Val di Bagnes e di tutto il distretto e ne abbiamo decisamente approfittato, cogliendo le differenze tra le diverse tipologie ed eleggendo la nostra preferita.
Ovviamente non potevamo non assistere alla sfilata delle mucche “regine” della razza di Hérens: vengono accompagnate da gruppi di danza folcloristici e da varie bande musicali, ognuna adornata da festosi copricapi.

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Nel pomeriggio ci siamo spostati all’Aletsch Arena, l’ambiente perfetto per vacanze con tutta la famiglia. Le tradizionali case del Vallese, gli chalet e gli hotel conferiscono ai villaggi della valle e agli alpeggi un fascino autentico, e proprio in uno di questi, il Bettmerhof Hotel, ci siamo rilassati, concedendoci sauna e  bagno turco rigeneranti all’interno della deliziosa struttura.

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Passeggiare per le stradine del villaggio è molto suggestivo: tutto è estremamente curato, dalle facciate delle case ai dettagli dei balconi pieni di fiori, e non troverete neppure una macchina, complice la scelta di chiudere le strade al traffico e rendere raggiungibile Bettmeralp esclusivamente tramite Cabinovia.

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Per cena ci siamo riuniti nel ristorante dell’albergo, insieme a Monika che, tra una deliziosa portata e l’altra ed un pò di vino a rallegrare l’atmosfera, ci ha svelato caratteristiche e curiosità sulla zona, facendoci davvero innamorare di questo luogo splendido.

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Ed eccoci giunti al nostro ultimo giorno di permanenza in terra Vallese. Sveglia presto  e abbondante colazione per essere pronti: oggi visitiamo il ghiacciaio e ci sarà da camminare. Dopo qualche spostamento in funivia e treno raggiungiamo la vetta dell’Eggishorn (2972 metri).

E’ uno spettacolo unico, perfetto per scollegarsi, dimenticare la vita di tutti i giorni e riempirsi gli occhi: uno spettacolo speciale si staglia dinnanzi a noi, una vista eccezionale sul ghiacciaio Aletsch, il più grande delle Alpi con i suoi 23 km di lunghezza.
L’aria è energica, frizzante e soprattutto pura, riempie i polmoni e fa volare la mente.

L’escursione continua con una camminata attraverso stradine di montagna che si snodano una dopo l’altra, fino al rifugio Baettmer Hitta, qui abbiamo pranzato con un antico piatto contadino, specialità della regione, chiamato Cholera. Non a caso porta il nome di una malattia.
Attorno al 1830, mentre il colera dilagava, si usciva di casa il meno possibile per evitare il contagio, Si cucinava ciò che si trovava nella dispensa e in giardino e forse ciò spiega perchè esistano tante ricette diverse per la Chouera vallesana, una torta alle verdure preparata con pasta sfoglia o pasta frolla, da farcire a piacimento… da leccarsi i baffi, nonostante il nome 😉 .

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Siamo purtroppo arrivati alla fine di questo entusiasmante viaggio, la restante parte è trascorsa sui mezzi, tutti un pò assonnati e stanchi dalle camminate. Ne è assolutamente valsa la pena, il vallese è un luogo tranquillo, ma che al tempo stesso offre diverse occasioni di svago, soprattutto per quanto riguarda sport e gastronomia.
E’ l’ideale se state cercando un posto dove rilassarvi dopo le fatiche della vita lavorativa, tra ottimo cibo, vini deliziosi e paesaggi mozzafiato.

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